Perle Australiane non Sferiche

Pubblicato il da Alex Casa

Le ostriche che, durante una fase casuale del loro ciclo produttivo, non riescono a dare origine ad una perla coltivata di forma sferica, possono essere utilizzate per la produzione di perle mabe o blister. In questo caso, il tecnico incolla un nucleo di plastica a fondo piatto sulla superficie interna della conchiglia, al di sotto del tessuto del mantello. Solitamente, in ciascuna delle due valve vengono incollati sette nuclei che possono essere di qualsiasi forma.

Perle mabe coltivate

Le perle mabe sono formate da perle coltivate e poi assemblate. Sebbene quasi tutti i tipi di mollusco, sia d’acqua dolce che d’acqua salata, sia bivalve che con una sola conchiglia, abbiano i mezzi per produrre questo tipo di perle, la stragrande maggioranza delle coltivazioni avviene utilizzando molluschi appartenenti alla specia P. Maxima o Pteria penguin. In Giappone ed in Australia forniscono oltre l’85% del volume totale di perle mabe coltivate presenti sul mercato.

Perle blister coltivate

I molluschi danno origine naturalmente alla formazione di perle blister quando una spugna o qualsiasi altro tipo di parassita penetra nel loro guscio. La produzione di una perla blister naturale è quindi il risultato di un meccanismo di difesa adottato dal mollusco per difendersi dall’invasore che viene ricoperto da strati di nacre per lenire l’irritazione.

Le aziende che optano per la produzione di perle blister coltivate non devono fare altro che simulare il processo naturale incollando un nucleo alla superficie interna della conchiglia, al di sotto del tessuto del mantello. Dopo un periodo di coltivazione variabile dagli 8 ai 12 mesi, il tecnico schiude le due valve, rimuove il corpo del mollusco e ritaglia la zona di guscio che circonda la perla blister coltivata. La parte di conchiglia rimasta, con la sua lucida conchiglia madreperlacea, diventa parte integrante della gemma e del gioiello che gli artigiani decideranno di crearvi attorno.

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